Cari lettori,
La commedia all’italiana, il romanticismo di un rinomato Federico Moccia, una colonna sonora eclettica – fra pop, rap, e i classici italiani come Mina, ma non solo: questi sono gli ingredienti della serie Summertime, disponibile su Netflix, prodotta da Cattleya.
Summertime racconta la storia di un amore adolescenziale, tipico di una stagione calda e vivace come l’estate. La protagonista della serie e’ Summer, una ragazza della costa romagnola a cui non piace buttarsi nella mischia. Summer e’ una persona responsabile, che ama i suoi amici e la sua famiglia, seppure i legami con quest’ultima sono alquanto complicati. Gli amici, la scuola, il lavoro, la madre e la sorella piu’ piccola fanno compagnia a Summer e a Ale, il ragazzo di cui Summer si innamora profondamente. Ale e Summer sono uno l’opposto dell’altra, ma l’universo li vuole insieme e cosi’ la legge dell’attrazione ha i suoi effetti. I sentimenti prendono il sopravvento, raggiungono il picco piu’ auspicabile, ed infine si spengono per cause di forze maggiori. L’estate si chiude e i legami si sciolgono, creando nuove emozioni e speranze.

Tralasciando la trama dalla struttura prevedibile, che ci si potrebbe aspettare da una produzione che si e’ ispirata a Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia, Summertime e’ una serie televisiva che va vista o almeno apprezzata. Il cast e la trama non si presentano come elementi omogenei, ma vi hanno elementi che vale la pena discutere.
Il personaggio di Summer, interpretato da Rebecca Coco Edogamhe, si trova in mezzo a personaggi queer, fluidi, liberi e sicuri della loro liberta’ sessuale. In un mondo globalizzato, l’Italia in questi ultimi anni e’ stata piu’ che mai esposta al mondo del rap, della comunita’ LGBTQ+, e altri movimenti storici e culturali che hanno influenzato il mondo occidentale. Summertime e’ la serie che raccoglie il tutto e lo trasmette sui nostri schermi.
Ludovico Tersigni nelle vesti di Ale (Skam Italia) insieme a Thory (Isabella), Amanda Campana (Sofia), Andrea Lattanzi (Dario), Giovanni Maini (Edo) e Alice Ann Edogamhe (Blue) rappresentano un cast completo e diversificato, in armonia nelle loro identita’ distinte ed uniche.
L’esperienza narrata in Summertime va letta in chiave leggera, senza alcuna alta pretesa o aspettativa. Una specie di Romeo e Giulietta, ma con un finale lieto e verosimile. L’elemento che saltera’ agli occhi alla maggior parte degli spettatori sta nella presenza di Summer e di sua sorella Blue, due ragazze italo-senegalesi che per la prima volta debuttano in una serie televisiva italiana con la loro melanina accentuata e la chioma afro.
Summertime e’ una serie che va vista, elogiata, ma fino a un certo punto. E’ necessario infatti augurarsi che le produzioni televisive e cinematografiche italiane includino da ora in poi piu’ attori neri e misti, omosessuali, con interpretazioni che ricoprano piu’ generi, non solo leggeri e piacevoli come nella storia di Summer e Ale. Il privilegio di essere giovani e belli dovrebbe essere smantellato, tanto quanto il pregiudizio a riguardo delle origini e il colore della pelle. Summertime ha segnato l’inizio di una decade che si spera diventi prolifica e variegata nel mondo dell’intrattenimento. Non finiamola qui.
Beijos,
the curly flower
Bellissima serie
Passa nel mio blog se ti va 😉
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Sì, ti seguo. Mi piace il tuo contenuto! Come ti trovi Su WordPress?
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Anche Beverly Hills 90210 ha detto cose profondissime sull’amore adolescenziale: l’hai mai vista?
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No, ma l’ho sentito dire ☺️
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E’ la migliore serie tv di tutti i tempi. E lo stesso vale per quest’altra: https://wwayne.wordpress.com/2011/02/02/una-rosa-nel-deserto/. Colgo l’occasione per dirti che mi sono appena iscritto al tuo blog. Grazie per la risposta! 🙂
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Di nulla! ☺️
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A me invece non è piaciuta affatto! La sceneggiatura sciatta, superficiale, un bambino avrebbe scritto meglio. Il tutto con un’ interpretazione penosa, soprattutto l’amico di Summer proprio non riuscivo ad ascoltarlo.
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Io personalmente ho apprezzato la sceneggiatura, ma spero in uno sviluppo ancora più originale nei contenuti. L’amico di Summer mi è piaciuto, l’ho trovato dolce. Ma ripeto: voglio vedere una produzione più “spettacolare”, questo è un primo passo.
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